È bene ricordare che la Convenzione sulla promozione e protezione del patrimonio immateriale nasce nel 2003, nel corso della 32° sessione della Conferenza Generale UNESCO, dall’esigenza di individuare il cosiddetto Intangible heritage ed assicurare misure di protezione nell’interrelazione tra attività umane e ambiente circostante, sia fisico che sociale, ratificata dall’Italia con legge n. 167 del 27 settembre 2007 La Convenzione, sottoscritta il 17ottobre 2003, è entrata in vigore il 20 aprile2006,
Per “patrimonio culturale immateriale” s’intendono le pratiche, rappresentazioni, espressioni, sapere ecapacità, come pure gli strumenti, artefatti, oggetti, e spazi culturali associati, che le comunità, i gruppi e, in alcuni casi anche i singoli individui, riconoscono come parte integrante del loro patrimonio culturale.Ciò che rileva, in particolare, non è la singola manifestazione culturale in sé, ma il sapere e la conoscenza che vengono trasmessi di generazione in generazione e ricreati dalle comunità ed i gruppi in risposta al loro ambiente, all’interazione con lanatura e alla loro storia.
Sono cinque i settori individuati:
tradizioni ed espressioni orali, incluso il linguaggio in quanto veicolo del patrimonio culturale immateriale;
arti dello spettacolo;
consuetudini sociali, riti ed eventi festivi;
saperi e pratiche sulla natura e l’universo;
artigianato tradizionale.
«Italia Nostra del Vastese» per le GEP 2023 sceglie il primo settore e segnatamente il linguaggio.
Il riferimento fondamentale è la «lingua locale». Valea dire, il dialetto. Che è comunicazione oralepertinente a comunicazioni interfamiliari e sociali e,se scritta, ad esperienze letterarie.
L’aspetto che si intende far comprendere che ildialetto è derivazione dal latino proprio come lo èl’italiano con tutte le altre lingue romanze. E che la sua specificità è di tipo fonetico e che gli effetti fonici derivano dall’influenza giocata metafoneticamente dalle semivocali, dagli esiti dell’accentuazione latina e del consonantismo.
Saranno presentate testimonianze documentarie (non letterarie) di XVI secolo di tipo epigrafico o in volgare giuridico. Inoltre, verranno dedicate brevi notizie sull’esistenza di un gergo locale estinto maturato in comunità di maestranze artigianali diprovenienza lombardo-ticinese.
Inoltre, verrà dato spazio al dialogo tra locutori dialettali in fonetica degli anni Cinquanta-Sessanta del Novecento.
Davide Aquilano
Presidente della sezione di Italia Nostra del Vastese