Di Ninni
Vastese, Favo: "Maglia e città vanno onorate, orgoglio e dignità in queste ultime due domeniche"
Favo mister
Domani trasferta sul campo della già retrocessa Civitanovese
29/04/17

Tre punti per l’orgoglio. Dopo due sconfitte consecutive la Vastese si è allontanata definitivamente dalla griglia playoff, ora distante cinque punti, ma domani pomeriggio nella penultima giornata del girone F in casa della penultima della classe e già retrocessa Civitanovese (un solo punto nelle ultime quattordici giornate) non potrà sbagliare. Ne sono consapevoli giocatori e staff tecnico vogliosi di onorare al meglio gli ultimi due impegni stagionali, a partire dall’ultima trasferta della stagione proseguendo poi tra otto giorni all’Aragona nell’ultimo atto del campionato contro l’Olympia Agnonese. In vista della trasferta marchigiana mister Massimiliano Favo potrà contare sull’intera rosa a disposizione eccezion fatta per l’infortunato Romano e lo squalificato De Cinque.

Mister Favo, tra domani e domenica prossima dovranno essere i sei punti dell’orgoglio o per i playoff finché c’è matematica, c’è speranza? 

“Inutile nascondersi, i playoff in questo momento sono lontani ma abbiamo l’obbligo di finire al meglio per orgoglio e dignità visto che giochiamo per una maglia e rappresentiamo una città, qui a inizio anno si era partiti con l’obiettivo della salvezza, poi si è cullato un sogno successivamente svanito, cinque punti di ritardo sono tanti ma dobbiamo reagire, la società ci è sempre stata vicina e anche per i loro progetti futuri è giusto scendere in campo con ulteriori motivazioni”.

Riavvolgendo il nastro a sei giorni fa cosa è venuto meno in quella prima mezzora da incubo risultata poi decisiva per la sconfitta? 

“Sono ancora molto alterato con i giocatori per come abbiamo approcciato il match, lo sentivo già nell’aria che qualcosa non andava e già nella rifinitura del sabato non avevo visto la concentrazione giusta per poter raggiungere un risultato favorevole, li avevo provati a stimolare anche in modo non urbano ma non è bastato”.

Dal tuo arrivo hai sempre accarezzato l’obiettivo playoff, ci sono ancora a disposizione due giornate ma parli di obiettivo ora lontano, quanta amarezza ti lascia il non poterli raggiungerli? 

“Il primo ad essere rammaricato sono io, sono venuto qui per quell’obiettivo ma forse sono arrivato in un momento particolare con la squadra già in calo, ho cercato continuamente di dare motivazioni e non creare punti di riferimento come era stato fatto in precedenza ma non è servito per stimolare il gruppo anche se nonostante le difficoltà eravamo riusciti a rientrare in carreggiata per il quinto posto, purtroppo quel maledettissimo gol subito contro l’Alfonsine nel crocevia decisivo ci ha complicato inesorabilmente il finale di stagione”.

Sei a Vasto da quasi tre mesi, sei riuscito a capire cos’è mancato a questo gruppo per ritrovare motivazioni e successi? 

“Se l’avessi capito probabilmente avremmo raggiunto i playoff, mi dispiace non esserci riuscito, mi sono preso le mie responsabilità ma non volendo essere vanaglorioso da subentrato nelle società in cui mi è stato chiesto ho sempre raggiunto i playoff, qui purtroppo no e mi è servito da lezione, in futuro non accetterò mai più chiamate in corsa a calciomercato concluso, ho trovato una squadra con caratteristiche che non fanno al caso mio però non è una scusante perché mi sono preso una responsabilità accettando l’incarico, qui c’era l’alibi di un ambiente ostile ma credo che in realtà sia mancata nei giocatori la positività, il credere in loro stessi, c’è l’avevano a inizio campionato ma con il passare dei mesi si sono sciolti come neve al sole, ai senior dico di dover crescere caratterialmente per il prosieguo della loro carriera, lo stesso vale per l’intero pacchetto under composto nella sua totalità da elementi provenienti dall’Eccellenza al primo anno di esperienza in D”.

A proposito di under, domenica c’è stato il fortunato esordio di Napolitano, con i giovani arrivati della juniores hai lavorato parecchio, soddisfatto di questo risultato seppur minimo? 

“Una juniores si allena con ritmi diversi rispetto alla prima squadra, nulla arriva per caso, Nicola Napolitano ha esordito e trovato il primo gol perché si allena in pianta stabile con la prima squadra da mesi altrimenti non avrebbe trovato quell’intensità ed energia per rendersi subito utile, domani gli consegnerò la maglia da titolare perché credo possa tornare utile per la prossima stagione ed è giusto che la dirigenza lo valuti dal primo minuto e non a partita in corsa, la società deve fare delle valutazioni in prospettiva futura con la possibilità di costruirsi in casa elementi che potrebbero tornare utili per il campionato di Serie D”.

Mancano ancora due giornate per scrivere la parola fine ma volendo provare ad azzardare qualcosa sul tuo futuro, sarà ancora all’Aragona o lontano da Vasto?

 “È ancora prematuro parlarne, la società è giovane con dirigenti alla prima esperienza in un campionato Interregionale, sono in fase di costruzione magari puntando all’ingresso di nuovi soci per trovare nuove risorse economiche e stanno lavorando per formare un settore giovanile ora in fase embrionale, per questo il discorso allenatore non è di prima necessità anche se c’è già stato un colloquio e ne avremo sicuramente un altro, con calma ci sarà il momento giusto per analizzare questi mesi e tireremo le somme, per il futuro la società dovrà cercare di costruire i reali obiettivi proporzionali al budget che avrà a disposizione essendo molto chiara con tifosi e ambiente, la comunicazione è importante”.

Antonio Del Borrello – Ufficio Stampa Vastese Calcio 1902

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