Di Ninni
Emergenza rifiuti nella zona del Sangro: in aumento il fenomeno dell’abbandono
Enrico Di Giuseppantonio
Di Giuseppantonio scrive al Prefetto
14/09/17

Emergenza rifiuti nella zona del Sangro: in aumento il fenomeno dell’abbandono. Questo è quanto emerge da una nota inviata dal Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, al Prefetto di Chieti, Antonio Corona. “Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti lungo il fiume Sangro, le colline prospispicenti e tutta la viabilità circostante sta avendo un aumento esponenziale nell’ultimo periodo – si legge nella nota sottoscritta dal primo cittadino di Fossacesia, anche per conto di altri Sindaci del territorio - provocando danni ambientali, igienici, economici sia a noi Comuni sia ai privati cittadini che spesso, loro malgrado, si trovano sui propri terreni rifiuti, anche ingombranti, che non sono di loro proprietà.” Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti paradossalmente pare essere aumentato proprio da quando il sistema di raccolta differenziata è diventato molto più stringente, cosa che spinge molti ad abbandonare i rifiuti ovunque pur di non effettuare correttamente la raccolta stessa. “E’ un fenomeno molto grave questo che sta accadendo – dichiara Di Giuseppantonio – che sta creando a noi Sindaci molti problemi e danni, anche economici. Stiamo cercando di prevenire tutte le situazione e punire i colpevoli installando le fototrappole, ma se si continua così dobbiamo praticamente tappezzare il territorio. E’ importante a questo punto che il Prefetto convochi una riunione urgente per far fronte a questa situazione, ideando una strategia comune fra i Comuni ed altri Enti per prevenire questo deplorevole reato.” Nella nota partita in questi giorni dal Palazzo Municipale di Fossacesia Di Giuseppantonio infatti chiede al Prefetto di convocare una riunione così da stabilire con un’unica regia una linea comune per combattere il fenomeno dell’abbandono rifiuti, prevedendo innanzitutto un rafforzamento dei controlli da parte delle Forze di Polizia. “E’ solo facendo rete e fronte comune che possiamo sconfiggere questo fenomeno – conclude Enrico Di Giuseppantonio – ed ecco perché riteniamo fondamentale poterci sedere tutti intorno ad un tavolo per individuare la linea più giusta da seguire”.

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