Di Ninni
Turdò: "Aria di crisi per la Granito Forte S.p.A."
Antonio Turdò
"Siamo stanchi di rappresentanti del mondo lavorativo che invece di tutelare , difendere e impegnarsi per aumentare le maestranze ed incrementare gli assunti , lavorano per mettere i bastoni tra le ruote"
19/09/17

Brutte notizie ci giungono per quanto riguarda la produzione industriale nell’Abruzzo Citeriore.

In seguito a pressioni indebite da parte di coloro che dovrebbero difendere aziende e lavoratori che insieme hanno brillantemente superato il grave momento di crisi e in alcuni casi hanno vinto e sbaragliato la concorrenza industriale in Europa e nel mondo, sta iniziando un percorso critico la Granito Forte S.p.A., azienda leader nel gres porcellanato che da Ubersetto di Fiorano in provincia di Modena, operativa dal 1991, ha impiantato il suo polo produttivo nella zona industriale di Fresagrandinaria, in provincia di Chieti nella Valle del Trigno, dando occupazione stabile tra gli occupati diretti e l’indotto di circa 250 maestranze, con un fatturato che sfiora i tre milioni di euro è in questo momento una vera e grande risorsa per l’intero comprensorio teatino meridionale.

In questi giorni cominciano a spirare venti di crisi e difficoltà di carattere ambientale che a noi sembrano irreali e falsi.

Siamo stanchi di rappresentanti del mondo lavorativo che invece di tutelare , difendere e impegnarsi per aumentare le maestranze ed incrementare gli assunti , lavorano per mettere i bastoni tra le ruote, consumano energie a cavillosi temi ambientali a danno della occupazione, attualmente gli ultimi interinali stanno tremando all’idea di perdere il lavoro.

E’ ora di dire basta agli ambientalisti tout court che pur di sfoggiare bandiere di successo, sacrificano famiglie e interessi di un intero territorio che ricordiamoci dopo la crisi della Val Sinello di Gissi e la delocalizzazione di interi comparti delle zone industriali di San Salvo e Vasto, sta appena rialzando la testa.

Abbiate la coscienza e la morale di tutelare i giovani , il lavoro e le imprese prima di ogni sospirata tutela ambientale.

Noi abbiamo fame di lavoro, occupazione e sviluppo, il resto sono solo ed unicamente chiacchiere e francamente delle chiacchiere non abbiamo bisogno!!!

Il Coordinatore Regionale abruzzese

Antonio Turdò

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