Di Ninni
Autolinee Cerella, la protesta va avanti, sciopero il 29 settembre in occasione dei festeggiamenti di San Michele
Cerella autoservizi
Proclamato dalla FILT e dalla CGIL regionale lo sciopero di 24 ore
22/09/17

Ad una settimana esatta dallo sciopero di 4 ore che ha coinvolto i lavoratori delle autolinee Cerella il 15 settembre, e del quale il sindacalista della Filt Cgil a livello aziendale Sallese Paolo si dice soddisfatto, è già certo lo sciopero di 24 ore il prossimo venerdì 29 settembre in occasione per altro dei festeggiamenti del Santo Patrono della città vastese.

Ad aderire allo sciopero che già si è consumato, sono stati non solo i lavoratori della sigla che l’ha proclamato, ma anche lavoratori della Ugl Trasporti, Fit Cisl, e Faisa Cisal: gli unici fuori dalla protesta quelli della Uiltrasporti, perché?

Per Sallese il segnale dato dai lavoratori che hanno scioperato alle Istituzioni ed alla TUA s.p.a., è chiaro: non si crede più al giochetto dei rinvii o delle promesse future, ma si pretende oggi la risposta e la soluzione al loro problema: la fusione in TUA!

Nel valzer dei numeri e delle percentuali poi egli non ci stà a far passare per valido il dato di adesione fornito dall’azienda a TUA pari al 12%. Infatti per il rappresentante sindacale la percentuale reale è ben più alta e si attesta ad oltre il 35%, e tuttavia non sono interessato ad uno scontro sui numeri e sui metodi di calcolo degli stessi, poiché ben sappiamo tutti come si prestino a varie interpretazioni.

Questo è certamente stato uno sciopero non facile, fortemente boicottato da tutte le altre sigle sindacali ad eccezione della Ugl trasporti che ha invece con responsabilità e rispetto per il lavoratore, lasciato ad essi libertà di decisione, che ha visto il consumarsi anche di atti disdicevoli e persino immaturi di rimozione dei comunicati stampa affissi nella bacheca sindacale, e che rispetto al quale anche con l’azienda ci si è dovuti confrontare sin dal mattino su scelte che apparivano inconsuete ed uniche circa le modalità di conferma di adesione.

Ciò nonostante, lo sciopero è riuscito ed ha avuto i suoi effetti disagevoli sull’utenza: a subirli sono stati gli operai della Val di Sangro e le persone provenienti da Napoli.

Ora dunque la protesta va avanti, e l’appello è rivolto ad una platea di lavoratori ancor più ampia, bisogna che il nostro messaggio e parlo di quello dei lavoratori, arrivi nel Palazzo Regionale, dove gli uomini e donne delle Istituzioni preposte a gestire questo importante passaggio di riforma epocale del Trasporto pubblico Abruzzese, si facciano interpreti della protesta e fautori di giuste soluzioni.

Al consigliere delegato ai Trasporti Camillo D’Alessandro che in questi anni si è guadagnato tra i lavoratori di Cerella meritata stima e rispetto, per aver in più circostanze garantito loro tutto il suo impegno e la sua determinazione per la salvaguardia del processo di fusione, oggi si chiede di non arretrare e non deludere le aspettative delle famiglie coinvolte, perchè sarebbe visto come un atto di tradimento da parte della politica e dei suoi uomini.

Tornare a parlare con i lavoratori vastesi subito, sedersi di nuovo al tavolo presso il palazzo di città, alla presenza del Sindaco Francesco Menna, del presidente ANCI Luciano Lapenna, del Presidente del Consiglio Giuseppe Forte, delle organizzazioni sindacali, e di quanti sono direttamente coinvolti questo chiede Sallese della Filt Cgil. Si assumano decisioni ed impegni favorevoli al futuro di questa azienda storica da parte della Regione e di TUA con atti formali, solo così si potranno evitare tensioni e conflitti tra le parti e danno ai cittadini ed alla città, che conclude Sallese sembra nell’ambito della mobilità conoscere una maledizione se è vero che sia quello ferroviario che marittimo da anni sono ormai al tracollo, a cui si andrebbe ad aggiungere anche quello su gomma.

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