Di Ninni
Firmato a San Buono un protocollo d'intesa per i lavori socialmente utili degli immigrati
Protocollo d'intesa migranti
Ad aprire la giornata il convegno dal titolo “Il timore di essere giudicato perché accolgo”
23/03/18

Si è svolto questa mattina a San Buono, in una biblioteca comunale ​gremita di studenti, ospiti dei centri, operatori sociali e sanbuonesi, il convegno denominato “Il timore di essere giudicato perché accolgo”. Dopo il saluto del “padrone di casa” il Sindaco Nicola Filippone, sono intervenuti il Dirigente della Prefettura Luciano Conti, il Sindaco di Palmoli Giuseppe Masciulli e poi dal mondo della scuola la Dirigente Scolastica Aida Marrone e la professoressa della scuola di Palmoli Sara Bernabeo. 

Tema del convegno la buona accoglienza e il fenomeno migratorio, il CAS appena aperto presso il Convento di Sant’Antonio, e la firma del protocollo di intesa per i lavori socialmente utili. Tante le testimonianze che hanno scandito il pubblico incontro. Le più sentite in quanto genuine e foriere di buone speranze, quelle dei giovani studenti delle medie di Palmoli e San Buono, oltre che delle superiori di Gissi. Traspare la voglia di non creare barriere per il colore della pelle, per timori ingiustificati verso il diverso, ma la ferma convinzione di spalancare le porte ai giovani ospiti dei centri di accoglienza.

“Ma come possiamo aspettarci che le persone capiscano che essere razzisti è sbagliato se coloro da cui dovremmo prendere esempio, ossia i politici, a volte sono loro i primi a diffondere idee razziste?!” si chiede una studentessa della media di Palmoli, dopo aver preso parte al progetto “ACCORDI” sull’inclusione e l’immigrazione ideato da Sara Bernabeo.

“Stando insieme possiamo conoscere cose nuove sia per noi che per loro” commenta un altro alunno. Altri dicono che dopo questo contatto diretto l’idea preconcetta è cambiata in tutto il proprio nucleo familiare. “Prima i miei parenti pensavano che fossero tutti delinquenti sentendo la tv. A Palmoli c’è stato un furto in un bar ed è stato un immigrato a dare l’allarme. I pregiudizi sono sbagliati”.

Il Sindaco Masciulli nel suo intervento ha ricordato le criticità iniziali quando nacque il centro nel 2014. La popolazione via via ha cambiato idea e oggi convive armoniosamente con gli ospiti dello SPRAR di cui è responsabile come ente gestore. Ha quindi illustrato le possibilità che offre il sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ovvero la seconda accoglienza.

Luciano Conti ha ricordato tutti i progressi svolti dalla Prefettura di Chieti che è dal 2014 che si adopera per affrontare l’emergenza. Oggi la macchina è ben oliata e il percorso di inclusione sociale è reso possibile dalla buona volontà dei richiedenti asilo e dai cittadini del chietino.

Grazie ai lavori socialmente utili i ragazzi del CAS di San Buono potranno dare alla collettività un proprio apporto e intessere rapporti con le associazioni con cui collaboreranno.

Esprimono soddisfazione i responsabili del Consorzio Matrix, tra cui dal direttivo Simone Caner “i conventi sono luoghi deputati all’accoglienza per loro natura. I pellegrini approdavano nei conventi. Oggi si tratta di un pellegrinaggio allargato. Il Consorzio Matrix come parte attiva di questo progetto farà tutto il possibile per evitare episodi negativi e soprattutto vi chiede aiuto. A tutti i sanbuonesi e al Sindaco, affinché il Convento sia valorizzato. Non solo per mantenerne il decoro, ma per arricchirlo. Dateci le vostre proposte, noi siamo pronti. I nostri ragazzi in punta di piedi saranno disponibili, ma rivolgo l’appello affinché non siano ghettizzati”.

Aida Marrone, preside dell’Istituto Omicomprensivo “G. Spataro” di Gissi, che gestisce anche la Scuola Primaria e Secondaria di primo grado di San Buono, ha speso parole volte all’apertura sottolineando che “accanto all’identità locale non deve mancare l’idea di un’identità planetaria. Siamo tutti cittadini della stessa Terra, senza distinzioni per il colore delle pelle”. Conclude il suo intervento citando don Milani. “Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora io dirò che nel vostro senso io non ho patria. E reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia patria. Gli altri sono i miei stranieri”. 

Ha detto la sua anche il parroco di San Buono Don Angelo Di Prinzio: “dobbiamo convivere in armonia e mettere ogni cosa in equilibrio. Dobbiamo collaborare e far sì che il Convento sia un centro di accoglienza e anche un luogo spirituale aperto alla gente per continuare questo cammino di crescita umana e spirituale”. 

Al termine del consesso è stato pubblicamente firmato il Protocollo di intesa tra Comune di San Buono, Prefettura di Chieti e Consorzio Matrix, in modo da sancire l’inizio al più presto dei lavori socialmente utili.