Di Ninni
La crescita del settore casa trascina anche l’arredamento, previsto un +3,2%
Lg-lesmo
Spiragli positivi per il 2018 e 2019
16/04/18

Affievolendosi le conseguenze della crisi economica che ha attanagliato il nostro paese negli ultimi anni, anche il settore immobiliare fa registrare segnali di ripresa, trascinando con sé anche l’indotto correlato tra cui le aziende che producono arredamento. Secondo i dati emersi dalle associazioni di categoria, il 2018 e 20019 sarà un periodo di forte aumento della produttività per quello che riguarda l’arredo casa, con una crescita prevista del 3,2% che riguarderà principalmente regioni quali Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Secondo i dati distribuiti da Cerved, la crescita del comparto produttivo legato all’arredamento dovrebbe segnare un segno positivo del 3% sia per quest’anno che per i dodici mesi del 2019, facendo registrare valori che sono ben al di sopra della crescita prevista per altri settori, come ad esempio quello della moda che non andrà oltre l’1,6%. Questa rinascita del mondo arredamento è testimoniata dal crescente numero di persone che acquistano o ristrutturano un’abitazione, un dato che di conseguenza si ripercuote sulla produzione e vendita di mobili e arredi in generale, con le aziende di settore pronte a cogliere l’occasione mettendo a disposizione della clientela nuovi e ricchi cataloghi di produzioni di qualità e dal carattere artigianale che riguardano soggiorni, cucine, camere da letto e complementi di vario genere come tavoli e sedie e altro ancora. Un esempio delle tantissime novità che il settore offre è il catalogo di www.lg-lesmo.it azienda che da anni propone le classiche soluzioni di qualità riscontrabili nei mobili realizzati in Brianza, seguendo il cliente con una progettazione e realizzazione su misura.

Tornando ai dati distribuiti da Cerved, scopriamo come la crescita di questo comparto sia concentrata, per il 50% solamente in tre regioni del nord Italia: Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, mentre un altro 30% viene equamente diviso tra le regioni Emilia Romagna, Toscana, Marche e Puglia. Non è tutto oro quello che luccica ovviamente, uno dei problemi che continuano ad attanagliare il settore e su cui le istituzioni e associazioni di categoria devono lavorare è il monitoraggio del rischio di credito. Dal 2016 ad oggi le aziende di distribuzione di arredamento sono diminuite di 650 unità, fermandosi a quota 17 mila nel 2018, ma appena il 38,3% di esse appartiene alle classi di solvibilità che vanno dalla massima/elevata (concentrate solo in Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte  e che rappresentano il 4,5%), alla media (25,5%). Il restante 60% si colloca nelle classi che vanno dalla moderata a quella non affidabile.

Per venire incontro a tale problema è stato siglato un accordo tra la stessa Cerved e FederlegnoArredo, che prevede che gli associati di quest’ultima abbiano libero accesso sia ai dati economici e finanziari delle 6 milioni di imprese italiane che sono presenti nel database Cerved, ma riceveranno anche importanti indicazioni specifiche relative ai comportamenti di business e agli indici di solidità dei clienti, partner e fornitori. Questo permetterà di ottenere una mappa dettagliata e aggiornata del settore, un fattore che permetterà di ridurre al minimo il rischio di insolvenza. Infine, un ruolo importante sarà anche delle istituzioni governative e delle misure fiscali che metteranno in campo al fine di accelerare ulteriormente la ripresa di questo importante settore.