Di Ninni
La Pilkington potrebbe ridurre gli esuberi con quota ‘100’
Pilkington
I sindacati restano prudenti
22/03/19

Tempo di bilanci alla Pilkington. Il piano industriale sta dando buoni risultati. Il calo del mercato auto non giova certo all'azienda e restano ancora una settantina di esuberi da gestire. A fine anno tuttavia 60 lavoratori, grazie a "quota 100" potrebbero andare in pensione. La scelta è del lavoratore. Se tuttavia accettassero tutti, alla Pilkington il numero di esuberi si ridurrebbe sensibilmente. Sono alcuni particolari emersi la scorsa settimana dall'incontro che la dirigenza della Pilkington ha avuto con i rappresentanti sindacali. La crisi dell'auto nel 2018 ha provocato una brusca diminuzione di ordini. Per fortuna il colosso vetrario è riuscito a guadagnare gli ordinativi di lunotti e parabrezza della Fiat 500 elettrica. Gli investimenti programmati procedono speditamente e presto i dirigenti dovrebbero dare ai sindacati delle risposte anche sui nuovi prodotti.
La spinta verso l’auto elettrica, e la guerra commerciale Usa-Cina non fanno bene al mercato europeo dell’auto. Daimler e Volkswagen vanno verso una ripresa delle vendite. Ford e Jaguar Land Rover hanno annunciato invece importanti tagli nelle loro attività europee. Inevitabili le ripercussioni. Fortunatamente il colosso vetrario è riuscito a conquistare gli ordinativi delle vetrature della Fiat 500 con motore elettrico. Questo dovrebbe compensare i problemi provocati dalla crisi Ford e Land Rover. 
In un mercato internazionale sempre più in affanno, il colosso industriale, grazie all'impegno dei lavoratori continua ad avere le sue soddisfazioni. Gli esuberi in casa Pilkington restano una settantina nonostante il trasferimento in fabbrica della manutenzione prima data all’esterno. «I prepensionamenti non possono essere considerati una soluzione», dice Emilio Di Cola, segretario provinciale della Filtcem Cgil. I sindacati preferiscono mantenere un atteggiamento prudente. «I lavoratori che potrebbero andare in pensione sono una sessantina ma per il momento, si tratta di una scelta che solo loro possono prendere. Nessuno può obbligarli. Gli aventi diritto potrebbero preferire di restare al lavoro. Con i colleghi di Cisl e Uil abbiamo verificato che sono stati mantenuti i progetti e gli investimenti sono stati fatti al 75%". L'attenzione è comunque alta e ci saranno altri incontri nel corso dei quali verificheremo anche i progetti futuri». 
Pilkington Italia, cerca di compensare in tutti i modi il calo di ordinativi dovuto alla crisi del settore auto. Dallo scorso autunno il colosso si sta occupando anche dei nuovi ordinativi della Ferrari e della holding del gruppo Fca di cui fa parte la Maserati. Alla Primo, l’azienda satellite di Pilkington che produce parabrezza, stanno per andare in produzione i parabrezza ad alta tecnologia della Ferrari.
P.C.

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