Di Ninni
San Salvo, un pomeriggio di ferragosto da dimenticare
Arrosticini
Lo sfogo di una cittadina
16/08/19

Ieri pomeriggio, in un noto spazio verde di San Salvo, un gruppo di neo adolescenti (il più grande poteva avere 15 anni), ha pensato bene di fare un rave party cominciando dalle ore 17,00 fino a tarda notte. Addirittura piazzando un barbecue per “ rustelle” senza preoccuparsi del fumo che entrava nelle case adiacenti e tantomeno della pericolosità di alimentare fuoco vicino agli alberi. Due dei componenti del “ branco “ sono residenti in quel quartiere ed abitano in un condominio adiacente lo spazio verde e si sono dati un bel da fare a fornire l’occorrente per realizzare il festino forti del fatto che avevano la casa libera, in quanto i genitori sono fuori per il ponte del ferragosto. Naturalmente i poveri residenti rimasti in casa per svariati motivi, sono stati privati del diritto di trascorrere un pomeriggio di relax nel proprio giardino o sul proprio balcone. E neanche hanno potuto dire niente a questi “cavallini rampanti” perché, chi ci ha provato, è stato riempito di parolacce e derisioni. È intervenuta la polizia municipale e ha avuto un bel da fare a spiegar loro che era vietato fare feste di quel livello in uno spazio pubblico, perché per l’immaginario collettivo “pubblico” significa che puoi fare di tutto. La visione e conclusione drammatica di tutta questa vicenda, è che gli inabili siamo noi adulti che non riusciamo a dare il buon esempio. E che valore aggiunto può apportare il ripristino dell’ora di educazione civica nelle scuole, se poi a casa hanno esempi genitoriali di tal tipo? Che lasciano da soli adolescenti per più giorni, che lasciano macchine parcheggiate in divieto per più giorni tanto possono permettersi di pagare le eventuali multe? Che valori possono insegnare ai propri figli? Che chi è più furbo ha più possibilità di occupare un posto di rilievo nella società? Mi appello anche all’amministrazione comunale, alla quale è stato più volte chiesto di istallare un servizio di video sorveglianza. È vero che le forze dell’ordine passano spesso ma, ahimè..i ragazzi hanno imparato a imbrogliare anche loro. Che storia triste.

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