Di Ninni
Masterizzatore esterno: come sceglierlo
Masterizzatore
La scelta di un dispositivo di questo tipo non va fatta a caso: ci sono una serie di caratteristiche di cui tenere conto
28/11/19

Alla luce delle tecnologie più recenti, per non parlare di quella che ormai è una prassi ovvero scaricare direttamente dalla rete i vari software (ovviamente parliamo di download legale), ha ancora senso parlare di supporti come CD-R, DVD-R e soprattutto di masterizzatori? Che dire, se vengono ancora prodotti vuol dire che che la richiesta non manca e chissà che la scelta di realizzare sempre più Ultrabook e computer All in One privi del lettore/masterizzatore allo scopo di avere dispositivi il più possibile sottili, non incrementi la domanda di quello che un tempo era un dispositivo di serie mentre oggi e un accessorio. Visto che l’interesse nei confronti del masterizzatore esterno (date un’occhiata qui per avere dei riferimenti: nafura.it ) è vivo, proviamo a dare alcune informazioni utili in merito, sia che vogliate acquistarlo per liberare un po’ di memoria del vostro computer sia che abbiate esigenze lavorative.

La scelta del masterizzatore

Per essere certi di scegliere un buon masterizzatore, dove per “buon masterizzatore” s’intende non soltanto la qualità ma anche che sia funzionale e sufficiente a soddisfare le proprie esigenze, bisogna tener conto di alcune caratteristiche. Cominciamo dai tipi di dischi supportati ma, come prima cosa, chiariamo che i masterizzatori Blu-ray sono retrocompatibili, dunque sono in grado di leggere e masterizzare anche DVD e CD. 

Anche il masterizzatore DVD è retrocompatibile ma ovviamente può masterizzare i CD-R, non i Blu-ray. Ora non staremo qui a spiegare tutti i tipi di CD, DVD e Blu-Ray attualmente disponibili ma controllando (anche soltanto sulla confezione) avete modo di capire rapidamente se quel modello di masterizzatore è compatibile con il tipo di supporto che usate. Ad ogni modo acquistando i modelli più recenti non avrete problemi di sorta.

La velocità

Due valori fondamentali sono la velocità di lettura e di scrittura. Il primo valore indica la velocità massima con la quale viene letto il disco mentre il secondo valore riguarda la velocità massima di scrittura dei dati. C’è, poi, la velocità di accesso al disco, ovvero il tempo necessario al masterizzatore per spostarsi da una traccia all’altra del DVD. Il tempo è espresso in ms, più è basso questo valore e più veloce è il masterizzatore nel passaggio da una traccia all’altra al fine di leggere i dati che si trovano in settori diversi del CD.

Dimensioni e velocità di trasferimento

Non sono assolutamente da sottovalutare le dimensioni del masterizzatore. È chiaro che se deve andare nella borsa insieme al computer, questo deve essere il più possibile slim, compatto. C’è poi la questione dell’alimentazione: in molti casi è sufficiente collegare il masterizzatore alla porta USB del computer ma non mancano i modelli con alimentatore. Abbiamo parlato di USB, ma quale standard? È noto che lo standard ci dà le informazioni circa la velocità massima di trasferimento dei dati dunque conviene una USB 3.2 salvo ulteriori sviluppi futuri.

Il buffer

Quando si parla di masterizzazione è impossibile non fare un cenno al buffer. Di cosa si tratta? In sostanza è una memoria temporanea su cui viene copiata una parte dei dati. La sua funzione è importante perché mantiene costante la velocità di scrittura in modo tale da far fronte a eventuali problemi e rallentamenti nel passaggio dei dati dal computer al masterizzatore. È sempre bene che il buffer sia elevato.

Collegamento con il TV

Ci sono masterizzatori, in particolare alcuni prodotti da LG, che possono essere collegati al televisore così da funzionare anche come semplici lettori Blu-ray o DVD, per godersi così un bel film. Bisogna verificare la tipologia di collegamento necessario e la compatibilità con il televisore.