Ho seguito attentamente la seduta del consiglio comunale dell'11 febbraio, quinto punto all'ordine del giorno 'Recupero e messa in sicurezza Pista Ciclabile Lebba, collegamento con le altre piste ciclabili'.
Dopo l'introduzione dei consiglieri proponenti circa 'Recupero e messa in sicurezza Pista Ciclabile Lebba', nella discussione non si è mai affrontato il reale argomento tecnico/legale Pista Ciclabile, il dibattito è scivolato nel generico con riferimenti anche alle opere future.
Pur evidenziando prepotentemente I'abbandono e la presenza di discariche in loco, prendendone atto, l'interrogativo se la zona deputata lungo il torrente Lebba è effettivamente ancora una pista ciclabile, e se i luoghi denominati come 'pista ciclabile' siano ancora idonei allo scopo originario e ne abbiano tutti i requisiti di legge, non sono stati affatto affrontati.
Le cronache e i social bene e spesso hanno riferito e quotidianamente riferiscono della situazione di assurda incuria e degrado lungo il torrente Lebba, abbondante è il repertorio fotografico sul web.
Fatte queste considerazioni appare doveroso ribadire che «si impone la necessità di effettuare un ulteriore sopralluogo tecnico da parte degli uffici tecnici comunali preposti, ma nel contempo si richiede l'emissione di un'ordinanza di chiusura del percorso ciclabile per ragioni di pubblica incolumità, nonché per ragioni di sicurezza della circolazione, e si richiede di operare, previa ricognizione in loco e preventiva classificazione e catalogazione dei rifiuti, un'opera di bonifica dei depositi rinvenuti. Tanto si riferisce per dovere d'ufficio e per quanto di competenza.
I cittadini vastesi lo chiedono da anni, attendono risposte concrete.
Carlo Centorami
Presidente associazione Vasto Libera