Di Ninni
D'Amico: "Nella Pro Loco di Cupello non c'è più alcun limite alla decenza"
Camillo d'amico
Appello al presidente dell'UNPLI
12/09/20

Vanto con orgoglio di essere stato presidente della Pro Loco di Cupello dal 1994 al 1999 e dell’UNPLI Chieti dal 1999 al 2004.  Con il sottoscritto alla presidenza, la Pro Loco di Cupello, ha scritto pagine sinora irripetute. Sotto la mia presidenza furono fatti i gemellaggi sulla comune produzione del carciofo con Ladispoli (Roma), Benicarlò (Spagna) e Pietrelcina ed avviata la lunga stagione dei concerti estivi e, tra questi, giova ricordare Aleandro Baldi vincitore del festival di San Remo nel 1994., Ni vari momenti di rinnovo degli organi, le persone desiderose d’impegno e protagonismo sociale,  erano molte di più dei posti previsti. Tutto ciò perchè c’era una gestione plurale, trasparente ed ampiamente partecipata oltreché fortemente inclusiva.
Da presidente UNPLI Chieti, nel 2002, mi adoperai affinchè  la Pro Loco di Cupello, unitamente a quella di Carunchio,  fossero le prime a godere dei ragazzi del servizio civile che ancora oggi permane.
Da presidente UNPLI Chieti partecipai attivamente alla prima legge regionale di riforma del sistema delle Pro Loco, la 43/2004, che modificava profondamente la predente dando così all’associazione una vera autonomia gestionale e di programmazione senza alcuna dipendenza dalla Politica.
Questo principio mi costò le dolorosa dimissione nel 2004 alloquando venni eletto nel Consiglio Provinciale di Chieti.
Sottaccio per mera carità di patria l’ingloriosa ricorrenza mancata del 40^ della fondazione, nel 2017, per poi fare quella del…….40^ di attività, nel 2018, onde così preparare le campagne elettorali successive dell’allora Sindaco in carica per le elezioni regionali e comunali per la  Presidente che, ormai fuori da ogni genere di etica nella rappresentanza dell’associazione, chiuse ufficialmente la campagna elettorale in favore dell’allora Sindaco – candidato alle regionali del Febbraio 2019..
Rammento in breve queste cose perché resto perplesso, allibito e deluso dallo stato in cui attualmente è ridotta la Pro Loco di Cupello sempre meno inclusiva ed ampiamente a gestione privata e famigliare.
Tutto in chiara violazione delle norme e dello statuto.
Prima di commentare l’ultima penosa vicenda accaduta stamane, mi preme evidenziare, quanto accaduto nell’anno 2019 dove è stata strumentalmente negata la tessera a tanti richiedenti, tra i quali il sottoscritto, ma è stata concessa, anche con il metodo del “porta a porta”, ad amici, parenti e conoscenti. Inoltre, nel mentre si è negata la tessera a chi lo ha legittimamente richiesto, si è proceduto con “cooptazioni” di amici, parenti, conoscenti ed adepti vari elevandoli anche al rango di Presidente dell’associazione. Infine, giusto per raccontare sino in fondo i fatti accaduti, ho pagato la mia cocciuta, continua e testarda richiesta di avere la tessera della Pro Loco con una convocazione presso la locale caserma dei carabinieri perché, così facendo, avrei fatto…….stalkyng nei confronti di qualche persona.
I fatti di questa mattina fanno rabbrividire.
Era convocata l’assemblea generale dei soci per l’approvazione del bilancio consuntivo 2019 e preventivo 2020.
Una convocazione di ordinaria amministrazione si direbbe invece, qui viene il bello, la Presidente pro tempore, anch’essa cooptata a suo tempo, si è dimessa e l’assemblea ha provveduto con semplice voto palese ad integrare il direttivo di altre tre nuove unità.
Alla giusta e naturale obiezione di qualche socio presente non consenziente c’è stata la levata di scudi contraria di chi comanda, governa e dirige con le proprie personali regole la Pro Loco di Cupello.
Mi opporrò in tutte le sedi e forme lecite ed opportune a questa ulteriore scelleratezza consumata ai danni di una nobile associazione ormai fortemente tradita dagli egoismi irrefrenabili di qualcuna nella sua storia e tradizione.
Faccio pubblico appello al Presidente dell’UNPLI, Sergio Carafa, affinchè intervenga con estrema solerzia e sollecitudine per riportare non solo legalità statutaria ma anche riconsegnare la Pro Loco di Cupello ai veri padroni che sono i soci ed i liberi cittadini.

Camillo D’Amico