Di Ninni
21 ettari bruciati nell’incendio di Punta Aderci, la ricostruzione dei fatti avvenuti il 30 agosto
Incendio
Il rogo è divampato intorno alle ore 13.40
24/09/20

Questa mattina presso il Comune di Vasto si è svolta la conferenza stampa di presentazione della prima relazione tecnico-scientifica predisposta in seguito all’incendio nella Riserva Naturale di Punta Aderci, del 30 agosto 2020. Nel documento illustrato dal Presidente della Cooperativa Cogecstre, Fernando Di Fabrizio e dalla responsabile della Riserva di Punta Aderci, Alessia Felizziemergono una serie di interventi finalizzati al monitoraggio floristico-vegetazionale, al contenimento del dissesto idrogeologico, alla bonifica e rinaturalizzazione della falesia con inserimento di nidi artificiali da effettuare nei prossimi anni. 

“Abbiamo provveduto ad inviare una lettera ai nostri rappresentanti delle istituzioni sovraordinate in Regione e al Parlamento ha detto il sindaco di Vasto, Francesco Menna - con allegata la relazione tecnica indicante la quantificazione dei danni ambientali e strutturali, che ammontano a circa 292 mila euro, oltre le ulteriori stime che si stanno facendo. Tra gli interventi inseriti vi sono alcuni destinati a superare le criticità emerse maggiormente in seguito all’incendio come la creazione di punti fissi antincendio ai confini della falesia e il dissesto idrogeologico, quest’ultimo ancora da quantificare. Ci aspettiamo una pronta risposta a queste problematiche che interessano la nostra bellissima area protetta, punto di riferimento di tutte le Riserve della Regione Abruzzo.”

“Il lavoro presentato questa mattina dimostra quanto l’Amministrazione comunale insieme alla Cooperativa Cogecstre si sia attivata immediatamente per la ripartenza della Riserva. Già il giorno successivo al tragico evento la dott. Forestale Caterina Artese e Alessia Felizzi hanno effettuato dei sopralluoghi insiemeal botanico prof. Gianfranco Pirone e all’ecologo Vincenzo Ronzitti che rappresentano la memoria storica del sistema naturale di Punta Aderci fin dagli anni Ottanta. Inoltre - ha aggiunto Paola Cianci assessore alle Politiche Ambientali con delega alle Aree Protette - è stato realizzato un rilievo digitale delle aree incendiate. Un punto di partenza a cui seguiranno ulteriori approfondimenti, che ci consente oggi di richiedere un sostegno economico alla Regione Abruzzo e al Ministero competente. L’eccezionale fioritura del giglio di mare nell’area dunale incendiata rappresenta per tutti noi la speranza che il ripristino ambientale avvenga il prima possibile. Cogliamo ancora una volta l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno espresso solidarietà per l’accaduto e fornito importanti spunti di riflessione per il futuro della Riserva.” 

“Sono stati stimati 21 ettari di superficie colpiti dall’incendio su un’area complessiva di 380 ettari. A breve - ha dichiarato Fernando Di Fabrizio, presidente della Cooperativa Cogecstre - avremo un incontro con la Regione Abruzzo in cui il tema di confronto sarà l’andamento delle aree protette e coglieremo l’occasione per evidenziare le problematiche conseguenti all’incendio indicate nella documentazione trasmessa dal sindaco di Vasto. Alla relazione presentata questa mattina ne seguiranno altre che saranno il frutto di un monitoraggio accurato, che svolgeremo ogni tre mesi, con l’utilizzo del drone che abbiamo a disposizione in modo da verificare l’evoluzione del paesaggio vegetale”.

RELAZIONE CON LA CRONOLOGIA DEGLI EVENTI, A CURA DI ALESSIA FELIZZI DELLA COOPERATIVA COGESTRE

Ultima domenica di agosto, spiaggia non molto affollata, temperatura alta sopra i 30 gradi e vento teso da Sud- SudOvest, bandiera rossa per la balneazione in spiaggia per forte corrente marina.
Ore 13:40/13:45 circa, dal punto info sulla spiaggia di Punta Penna (ingresso lato porto) viene avvistato del fumo provenire da sopra la falesia. Il dipendente in servizio, Renzo Di Biase, tenta ripetutamente dal numero della Riserva (334 6290593) di contattare il 115, alle 13:50 circa rie- sce a parlare con l’operatore del 115, il quale afferma di essere già al corrente dell’incendio, ma soffermandosi al telefono per avere maggiori dettagli sulla conformazione della zona industriale e le auto dei bagnanti parcheggiate in zona.
Ore 13:55 due uomini della Capitaneria, Renzo Di Biase, insieme ai bagnini provvedono a far evacuare la spiaggia e l’area pic-nic.
Contemporaneamente, alle 13:55 un altro nostro operatore Dario Melodia si stava recando al punto info situato all’ingresso alto della spiaggia di Punta Penna (limitrofo alla zona del fuoco) e inviava alle 13:59 un primo video con le fiamme già alte che si estendevano lungo il terreno incolto dietro il punto informazioni. Alle 14:03 Dario Melodia comunicava che il primo mezzo dei vigili del fuoco è sul posto.
Alle ore 14:03 mentre mi reco con l’auto alla Riserva contatto telefonicamente il responsabile della Protezione Civile Eustachio Frangione, il quale non era al corrente dell’incendio in corso e mi comunica di attivarsi all’istante.
Ore 14:10 il fuoco è ormai arrivato sul costone e sta raggiungendo le dune.
Provvediamo ad aprire il lucchetto della sbarra di accesso carrabile alla spiaggia di Punta Penna per i mezzi antincendio.
Alle 14.20-14:30 la spiaggia è del tutto evacuata; un mezzo dei vigili del fuoco viene da me ac- compagnato all’ingresso sulla spiaggia, purtroppo però, dopo aver percorso la battigia fino al punto centrale dell’arenile, il mezzo, è costretto a tornare indietro riferendo di non poter intervenire per spegnere le fiamme e di aver richiesto l’intervento di un Canadair. I Vigili del Fuoco ci invitano, quindi, a lasciare la nostra postazione e ad evacuare.
Successivamente intorno alle 15:00 mentre abbandonavamo la struttura in legno adibita a punto informazione Riserva, giunge un mezzo antincendio della protezione civile a difesa della strut- tura.
Le fiamme arriveranno a lambire l’area, ma la struttura resterà indenne.
Dopo poco giungerà un elicottero e alle ore 18:00 circa le fiamme saranno del tutto spente.

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