Esce dal carcere e ottiene gli arresti domiciliari dopo 40 giorni di detenzione Denis Bima, 27 anni il giovane albanese accusato di porto illegale d’arma, lesioni gravi e aggravate, ricettazione e altri reati connessi.
Bima è accusato di essere l’uomo che il 22 giugno a San Salvo sparò un colpo di pistola contro Walter Cordisco, 34 anni, l’addetto alla security di un locale della riviera, ferendolo ad una gamba. I difensori, Antonello Cerella è Marisa Berarducci hanno convinto il gip della incompatibilità del carcere con lo stato depressivo in cui Bima è sprofondato.
Ad accertare la patologia è una perizia in parte confermata dai medici del carcere. Per il ventisettenne si sono quindi aperte le porte di Torre Sinello. L'uomo resterà ai domiciliari a San Salvo, in attesa delle decisioni dei giudici.
L’albanese a giugno era con un gruppo di cittadini di nazionalità albanese che stavano creando disordine all’ingresso del Domingo e il personale addetto alla sicurezza era intervenuto per allontanarlo. L’allontanamento era stato interpretato come un affronto e uno del gruppo aveva esploso un colpo di pistola ferendo gravemente l’addetto alla sicurezza. I riscontri investigativi hanno indirizzato le indagini su Bima.
Nel corso della perquisizione che è seguita, i carabinieri hanno recuperato anche l’arma adoperata per la sparatoria: una semiautomatica Beretta calibro 7,65. Gli accertamenti eseguiti dalle sezioni di microscopia e balistica del Ris di Roma, hanno confermato le accuse, ma il ventisettenne continua a negare.
P.C.