Sarà una giornata all’insegna della testimonianza contro la violenza generata dal bullismo e da quelle parole che “fanno piùmale delle botte” – citando Carolina Picchio, prima vittima di cyberbullismo in Italia - quella di lunedì 3 giugno a Vasto quando, in due occasioni diverse sarà possibile incontrare Raffaele Capperi, autore de “Brutto e cattivo: la storia del ragazzo che ha visto la vera faccia del mondo” (De Agostini, 2021).
La mattina, alle ore 10 sarà nell’Aula Magna dell’ITSET “F.Palizzi” in occasione dell’evento conclusivo del progetto USR ABRUZZO Cuori connessi.
Finalizzato a contribuire alla prevenzione dei rischi della rete e alla diffusione di informazioni e linee guida in merito al cyberbullismo, il progetto ha visto protagonisti - nel corso dell’anno scolastico 2023/2024 – alunni e alunne, unitamente a esperti e rappresentanti degli Enti e delle Associazioni coinvolte tra cui Stilnovo e Progetto Matrix, nello svolgimento di attività di formazione, conoscenza e riflessione.
Presenzieranno la Dirigente scolastico, Prof.ssa Nicoletta Del Re e Teresa Maria Di Santo, referente per il bullismo e cyberbullismo dell’Istituto nonché Presidente dell’Associazione Emily Abruzzo e del Comitato Direttivo dell’omonimo Premio Letterario.
Alle ore 18, invece, presso la Biblioteca Comunale “Raffaele Mattioli”, alle Scuderie di Palazzo Aragona a Vasto, in unadimensione più intima e raccolta Capperi dialogherà con Virginio Di Pierro, il Direttore Artistico del Premio Letterario Emily “I mille volti della violenza”, e Luciano Dal Plavignano, componente della Giuria Tecnica, nell’ambito del secondo CaffèLetterario Emily, evento culturale a contorno del Concorso letterario che si dirige verso le sue fasi finali.
Brutto e cattivo è il racconto di riscatto - sentito e “gentile” - di Raffaele Capperi, un giovane affetto dalla Sindrome di TreacherCollins, una malattia rara che provoca malformazioni al viso, problemi di udito e respirazione. Per anni è stato isolato, maltrattato e offeso fino a quando ha trovato il coraggio di affrontare la sua paura più grande, i sociali. Il libro che presenterà ha concorso alla prima edizione del Premio Emily e rappresenta un valido esempio di come la scrittura si faccia strumento di speranza e di liberazione.