In merito alla recente assemblea dei sindaci sulla sanità locale, ci teniamo a sottolineare che si è trattato di un confronto corretto, aperto e civile, basato su dati concreti, documenti e argomentazioni solide, dando a tutti i partecipanti la possibilità di intervenire e contribuire alla discussione. Le informazioni fornite sono state oggettive, mirate a offrire un quadro chiaro della situazione sanitaria nella nostra regione.
Non è più tempo di difese d’ufficio, perché la situazione della sanità locale è tutt’altro che allegra. Se il consigliere Bucci e altri sindaci avessero avuto osservazioni o proposte per controbattere i dati e i documenti presentati dal Comitato, avrebbero potuto farlo tranquillamente durante la riunione, come hanno fatto altri rappresentanti dei Comuni, dal sindaco di Palombaro al vicesindaco di San Salvo. Tutti hanno partecipato a un confronto civile
e corretto, come dovrebbe essere in un contesto istituzionale.
Non è affatto vero che non siano state avanzate proposte. Anzi, invitiamo tutti a leggere attentamente le ultime 15 pagine della nostra relazione, dove si chiede una SWOT analysis (punti di forza, debolezze, opportunità e minacce) che serva a esaminare i problemi e le possibili soluzioni per il nostro sistema sanitario. Tra i dati presentati, emerge chiaramente che la gestione attuale non è adeguata: il deficit della ASL è salito dai 13 milioni del 2019 agli attuali 46 milioni circa. Nel frattempo, le prestazioni sanitarie sono diminuite da 180.000 a 138.000, mentre le liste d’attesa sono sensibilmente aumentate, peggiorando l'accesso alle cure per i cittadini.
“Per me, ieri è stata la prima assemblea da componente del Comitato Ristretto, e vi dico con tutta franchezza che è stata fornita un'informazione oggettiva e dettagliata sul piano presentato dal Direttore Generale e approvato dalla Regione. Abbiamo illustrato ai Sindaci le nostre perplessità e le ragioni per le quali abbiamo ritenuto di esprimere parere contrario al piano. La relazione era basata esclusivamente sui numeri, senza interpretazioni soggettive o di parte. Ci sono stati numerosi interventi e non mi sembra che Bucci, benché presente, abbia chiesto la parola per esprimere il suo punto di vista o fornire una contro-argomentazione a quanto esposto” , ha dichiarato il Sindaco di Gissi, Agostino Chieffo.
In aggiunta a questo, nelle ultime pagine della relazione è stato presentato un diverso metodo gestionale, che proponiamo come soluzione per migliorare l’efficienza del sistema sanitario. Tra le idee che abbiamo messo sul tavolo c’è la possibilità di creare un'unica ASL regionale, per razionalizzare le risorse e garantire una gestione più efficace della sanità abruzzese.
“Ci siamo confrontati e continuiamo a farlo, nelle sedi opportune, con il Direttore Generale Schael e l'Assessore Verì. Se qualcuno ritiene che sia necessario estendere questo confronto anche alle assemblee pubbliche dei sindaci, non abbiamo mai fatto difficoltà a organizzare incontri di questo tipo, e restiamo disponibili a farlo ancora”, ha aggiunto il Sindaco di Casoli, Massimo Tiberini.
Il nostro obiettivo resta la tutela della salute dei cittadini e siamo impegnati a trovare soluzioni che possano migliorare il servizio sanitario. Continueremo a portare avanti questo dialogo con trasparenza e spirito costruttivo, nella convinzione che solo attraverso il confronto aperto e la collaborazione istituzionale potremo ottenere risultati concreti. Restiamo a disposizione per ulteriori aggiornamenti e incontri futuri.
Massimo Tiberini, Sindaco di Casoli
Agostino Chieffo, Sindaco di Gissi
Comitato Ristretto dei Sindaci