La riattivazione del semaforo tra via Pitagora e corso Mazzini, così come quelli di altri incroci sempre in zona Corso Mazzini, ha trasformato la zona in un vero e proprio incubo per residenti ed esercenti. Code chilometriche, traffico bloccato, gas di scarico, inquinamento alle stelle e disagi insostenibili sono ormai la normalità. Ma anziché affrontare i problemi, l’amministrazione comunale si distingue con dichiarazioni surreali.
Da una parte, il consigliere Di Stefano esulta, definendo i semafori “sinonimo di civiltà e sicurezza”. Probabilmente, per lui, un incrocio paralizzato, tubi di scarico surriscaldati, e attività commerciali in crisi rappresentano l’apice della “civiltà” e della “tutela ambientale”.
Dall’altra, il consigliere Del Viscio ha la geniale intuizione di dare la colpa ai cittadini, “rei” di percorrere sempre le stesse strade: secondo lui, dovrebbero cambiare itinerario per evitare il traffico. Insomma, la colpa non è del semaforo o della gestione incompetente, ma di chi osa andare al lavoro o tornare a casa!
Queste dichiarazioni sono lo specchio di un’amministrazione - cominciando dal Sindaco e dall’evanescente assessore alla Viabilita - completamente scollegata dalla realtà e incapace di affrontare i problemi che essa stessa crea. Invece di ascoltare cittadini ed esercenti, si rifugia in slogan ridicoli e consigli assurdi, dimostrando un totale disinteresse per il benessere della città.
La viabilità è una cosa seria e merita risposte altrettanto serie, non battute degne di un cabaret. Riproporremo la questione in consiglio comunale e nelle altre sedi opportune finché non cesseranno i disagi per i cittadini e i danni ambientali dovuti alla folle politica “semaforica” di Menna, Della Penna, e dei consiglieri di maggioranza.
Vasto merita di più.
Francesco Prospero, Vincenzo Suriani e Guido Giangiacomo