Di Ninni
Querele per affermazioni diffamatorie, Fabio Raspa: “La De Nicolis ritiri la delibera vergogna”
ASSESSORE FABIO RASPA
Mettere il bavaglio equivale a una sconfitta sociale
12/02/25

La notizia del giorno sul mandato che la Giunta Comunale ha conferito al Sindaco Emanuela De Nicolis ,” querelare chi usa affermazioni diffamanti contro l’amministrazione comunale”, mi sa di codardia, ma soprattutto di sconfitta sociale.

Uso questi termini, in quanto, anche se non propriamente adatti ,fa capire il livello che a San Salvo c’è. Caro sindaco, da ex amministratore posso garantirti che questo tuo modus operandi non ti fa onore, in quanto, se vuoi mettere il bavaglio a chi dissente, significa che per te la democrazia è finita, ma la cosa inaccettabile è che vuoi farti proprio del potere che i cittadini ti hanno conferito democraticamente.

Quali sarebbero queste frasi così tanto ingiuriose che vi hanno indotto a tanto?

Se per lei dissentire significa offendere, lei dovrebbe chiedere scusa pubblicamente per tutte le volte che ha offeso l’intelligenza dei cittadini, annunciando la partenza imminente di determinate opere pubbliche, che di fatto aspettano ancora l’inizio dei lavori, il più eclatante di tutti lo Stadio Davide Bucci.

Uno statista della prima repubblica menzionando Platone recitò testuali parole: “il potere logora chi non ce l’ha”. Solo oggi grazie a lei e la sua maggioranza finita, posso capirne il significato più profondo di questo concetto.

San Salvo non merita tutto questo, ma soprattutto non merita questa arroganza dettata da chi pensa di essere paladina della giustizia e della legalità.

Caro Sindaco la invito a riflettere e ad annullare la delibera della vergogna, perché si, questo è, mettere il bavaglio e non accettare la critica equivale ad una sconfitta sociale e questo non possiamo permetterlo.

Fabio Raspa ex assessore comunale

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