Siamo onestamente in grande difficoltà ad entrare nel merito delle dichiarazioni rese nel corso dell’ultimo consiglio comunale del comune di Vasto dal consigliere Giuseppe Forte. E’ imbarazzante e spiacevole commentare il valore del significato delle parole pronunciate dal consigliere nei confronti del Comune di San Salvo che egli ha definito “comunello che sta sotto di noi” e altre frasi come “bisogna accontentare qualche amica che sta più a sud, quella strada fa comodo a chi sta più a sud di Vasto, non faccio né nomi, né cognomi, né indirizzi, lascio immaginare a voi”. Giudichiamo queste parole sconvenienti e sconclusionate, offensive, addirittura farneticanti, pronunciate da un consigliere comunale nel corso di una assise pubblica, con l’intento, ammesso che si possa parlare di questo, di creare una “linea politica” tesa a classificare a rango inferiore una popolazione, quella sansalvese, che ha rapporti quotidiani di amicizia, di parentela, di tipo commerciale, oltre che lavorativa, e che ha messo a disposizione, con l’impegno di una intera cittadinanza e di una classe politica lungimirante, il proprio territorio per la crescita complessiva di una intera regione. Noi non vogliamo guerre fratricide, consideriamo da sempre Vasto e San Salvo una unica realtà e siamo convinti che dalla collaborazione delle due città non possano che scaturire vantaggi per tutto il territorio. Siamo certi che i vastesi non si riconoscono nelle parole e nei comportamenti del consigliere Forte, così come siamo certi che lo stesso Sindaco di Vasto e la maggioranza che lo sostiene troveranno il modo di chiarire la loro posizione, relativamente alle dichiarazioni offensive del consigliere, senza parafrasare e senza cercare giustificazioni che non possono, in nessun modo, rendere comprensibile una simile pacchiana posizione nei confronti di una città, quella di San Salvo, e dei suoi cittadini, che meritano rispetto e ammirazione. Da parte nostra continueremo ad impegnarci per il benessere e la crescita di San Salvo, di Vasto e di tutto il territorio, mettendo a disposizione le nostre risorse istituzionali e umane, senza raccogliere le provocazioni prive di costrutto e di credibilità, pronunciate da chi evidentemente non si rende conto del danno che provoca, soprattutto a sè stesso, rendendosi non più credibile agli occhi dei suoi stessi concittadini.
Le liste di maggioranza