Egregio Signor Direttore della ASL,
a nome dell'Associazione che mi onoro presiedere Le formulo i migliori auguri di buon lavoro.
So che il fardello lasciatole in eredità dall' ing. Schael è pesante sia sotto l'aspetto organizzativo che finanziario e posso assicurarle che da parte di questo Sodalizio avrà perciò la massima collaborazione senza alcun preconcetto o pregiudizio di sorta. Con questo spirito e con l'intento di inaugurare una stagione di cordialità di rapporti e di interscambio di informazioni, mi permetto di segnalare alla Sua cortese attenzione pertanto due problemi connessi al Piano Economico e finanziario ed alla progettazione del nuovo "San Pio", il presidio sanitario a servizio del comprensorio del Vastese che dovrebbe se non insorgono intralci ulteriori (facciamo gli scongiuri!) andare in appalto.
Sul primo aspetto esaminando il relativo carteggio mi ha particolarmente sorpreso l'assenza nel piano economico della previsione dei ricavi risultanti dalla vendita del vecchio plesso ospedaliero. Tenendo presente che nei precedenti documenti contabili proposti dalla Regione c'era e che di fronte a probabili aumenti del costo dei materiali rappresenterebbe un considerevole "tesoretto", mi piacerebbe conoscere i motivi che hanno determinato questa scelta. Si informi e, se ritiene, ne informi i cittadini.
Sotto il secondo aspetto, mi ha anche stupito non trovar traccia nel progetto preliminare dei locali destinati a cucina e mensa. Una scelta o una dimenticanza? Sarebbe ben strano se fosse la prima, perchè ciò significherebbe che anche per l'avvenire i pazienti saranno costretti a cibarsi di cibi immangiabili, provenienti dall'esterno esattamente come avviene adesso in spregio a quanto previsto dal capitolato d'appalto stipulato com la Dussman. Ritengo che anche su questo rilievo sarebbe giusto attendere una risposta.
Mi fermo qui per il momento. Mi piacerebbe intrattenerla sui tagli al personale annunciati, ma mi rendo conto che il discorso sarebbe troppo lungo. Mi permetto soltanto di raccomandarle riguardo ad essi prudenza e valutazione delle necessità affinchè non ne abbiano a soffrire gli utenti.
Cordialmente
GIUSEPPE TAGLIENTE