Sono state le prime classi delle scuole secondarie di primo grado di Cupello e Monteodorisio ricomprese nell’Istituto Omnicomprensivo Cosimo Ridolfi le protagoniste del service ‘INTERconNETtiamoci…ma con la testa’, service di valenza multidistrettuale da ben 12 anni che ha incontrato oltre 190 mila ragazzi.
Al centro dell’incontro i rischi connessi all’uso della rete e dei devices che vanno necessariamente mitigati attraverso precauzioni tecniche e, soprattutto, comportamentali.
Sono stati l’esperto di computer crime e computer forensic Dott. Piero Zulli e il giornalista Luigi Spadaccini, entrambi formatori in materia a livello multidistrettuale, a dialogare con i ragazzi sulle tematiche più disparate correlate alle nuove tecnologie, dal cyberbullismo alle challenge, dalle fake news all’intelligenza artificiale, dalla tutela del copyright all’uso di social e instant messaging, dal phishing al furto d’identità e tanto altro ancora in un faccia a faccia schietto, aperto, partecipato che ha evidenziato la efficacia dell’attività e l’interesse vivo degli stessi studenti. Il tutto con un linguaggio semplice, corretto, amichevole.
‘Un momento importante di riflessione e consapevolezza sull’uso responsabile della rete,’ è stato definito dai docenti dell’Istituto, con riferimento alla iniziativa fortemente voluta dalla dirigente scolastica Prof.ssa Antonietta Ciffolilli e dalla docente di riferimento nonché referente di plesso Prof.ssa Lida Pesaresi, che ha coordinato tutto l’evento, il quale avrà un ulteriore seguito nella Sala consiliare del Comune di Cupello venerdì 7 novembre, a partire dalle ore 18.30, quando il confronto sarà dedicato soprattutto agli adulti. Relatore sarà ancora una volta il Dott. Piero Zulli.
‘Siamo contenti di interagire con altre realtà scolastiche del territorio vastese e con quella di Cupello il rapporto sembra ormai consolidato – dichiara il presidente del Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna, Antonio Muratore – le nuove tecnologie se ben utilizzate possono rappresentare un arricchimento della nostra vita quotidiana, ma un uso distorto e poco consapevole può rappresentare una minaccia concreta soprattutto nella dimensione esistenziale dei più giovani. Ecco perché la necessità di incontri del genere che oltretutto ci ripagano con l’interesse dei ragazzi e la loro interazione costruttiva. Un grazie particolare – aggiunge –alla dirigente scolastica Ciffolilli, sempre aperta ad affiancare iniziative rivolte al mondo giovanile scolastico, ai relatori e alla Prof.ssa Pesaresi che condivide in toto questa visione e questo percorso e anche in questo anno sociale si è impegnata nel migliore dei modi per realizzare l’attività di servizio.’




