Di Ninni
Il presidente degli autobus Cerella si rivolge alla magistratura: "Contro di noi un progetto per denigrarci"
Cerella autoservizi
I lavoratori della Sevel: "Arriviamo in ritardo e perdiamo ore di lavoro"
17/03/18

Pendolari e bus Cerella. La vicenda finisce sul tavolo della Procura. Il presidente delle autolinee Cerella, Angelo Pollutri ha presentato una denuncia per "interruzione di pubblico servizio". "Si sta cercando in tutti i modi di denigrarci. Sarà la magistratura a decidere chi ha ragione". 

La vicenda al centro della denuncia è avvenuta giovedi sera. L'autobus che avrebbe dovuto portare i lavoratori pendolari alla Sevel di Atessa non aveva posti a sufficienza per tutti gli operai. E' sorta una discussione e i lavoratori hanno richiesto l'arrivo sul posto del 113. Poco dopo sono arrivati gli agenti del commissariato di Vasto che hanno preso nota e ascoltato le testimonianze dei presenti. Dopo l'intervento della volante, la società di trasporti ha inviato un minibus per permettere a tutti gli operai di recarsi a lavoro.

"Alle 21.30" afferma un pendolare "siamo partiti dall'ultima fermata dell'Incoronata e siamo arrivati a destinazione con circa 30 minuti di ritardo. Noi perdiamo ore di lavoro. Lunedì sera 60 minuti, giovedi sera 30, chi ci rimborsa questi soldi? Ci aspettiamo" concludono gli operai "una soluzione a questa vicenda da parte dei responsabili dell'azienda".

Il presidente Pollutri però rispedisce le accuse al mittente e chiede a sua volta aiuto alla magistratura. "Quella dei pendolari", dice Pollutri "è una danza organizzata per danneggiare l'immagine dell'azienda. Chi ha chiamato la polizia ci ha fatto un favore perchè ci ha fornito la prova dell'interruzione del pubblico servizio. Saranno i giudici a decidere", afferma il presidente. Subito dopo Pollutri spiega. "La Regione ha previsto un autobus per i pendolari diretti in Val Di Sangro. Le autolinee Cerella non possono sapere che ci sono turni con più lavoratori. Quando ciò accade viene segnalato il problema e dal deposito parte un altro mezzo. I lavoratori devono avere la bontà di aspettare che arrivi. Non possiamo prevedere in anticipo un bus aggiuntivo e rischiare che non serva. Purtroppo ormai ogni argomento è buono per puntare il dito contro di me e chi gestisce l'azienda. Questo non può più essere accettato. Quello che è accaduto giovedi sera è gravissimo", dice Pollutri. "Ancora più grave perchè è successo per la seconda volta in pochi giorni. L'azienda non può permettere che il servizio venga interrotto continuamente. Sarà l'autorità giudiziaria a stabilire chi ha ragione", conclude Angelo Pollutri.

P.C.

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