Di Ninni
Osvaldo Menna attacca Gianni Mariotti e chiede nuovamente le sue dimissioni
Osvaldo menna
L’ex assessore: “Da parte tua svogliatezza e mancanza di volontà nel ruolo di consigliere comunale”
07/01/25

Carissimo Giovanni, il 29 novembre con la prima lettera aperta, giunti alla metà della consigliatura, chiedevo le tue dimissioni da consigliere comunale.

Non hai mai risposto pubblicamente. Mi hai risposto in privato adducendo motivazioni privi di fondamento matematico e politico. Mi hai detto “…che ti hanno eletto i cittadini” e hai mentito per il fatto che senza i voti delle tre liste che hanno appoggiato la tua candidatura, non saresti mai entrato in consiglio comunale. E questo è inequivocabile e indiscutibile. Mi hai detto “…che hai preso più voti delle liste” ed è vero, ma ometti di aggiungere e dire che con i circa 250 voti in più delle liste, non saresti stato mai eletto nemmeno con il PD. E anche questo è certo come incontestabile.

Pertanto, Giovanni carissimo, nella considerazione della fiacchezza, fragilità e validità delle tue risposte “a voce”, rinnovo con vigore e fermezza la richiesta delle tue dimissioni già espresse e motivate nella prima lettera aperta. Desidero aggiungere altre motivazioni che nella prima lettera aperta ho voluto omettere, in quanto fiducioso di un tuo accoglimento nel fartene una ragione.

In due anni e mezzo di amministrazione:

- Non hai mai fatto una “TUA” interpellanza – nonostante talvolta richiesto dalle liste che ti hanno appoggiato, e altre volte richieste dai concittadini.

- Non hai mai fatto una “TUA” interrogazione.

- Non hai mai fatto una “TUA” proposta.

Questa tua assenza come rappresentante dell’opposizione nel ruolo di consigliere, appare e si manifesta come senza passione e senza volontà con noncuranza e svogliatezza. Viene lecito chiederti e suggerirti di dimetterti e lasciare spazio ad altri che possono ancora dare alla città passione, volontà, visione e competenza che all’opposizione della nostra città è assolutamente necessaria e doverosa.

Caro Giovanni, in chiusura e nella speranza di non tornare ancora a scrivere una terza lettera, le tue dimissioni sarebbero un atto etico, morale e politico di grandissima rilevanza, oltre ad essere un segno di rispetto e responsabilità.

Osvaldo Menna

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